Sanity is a madness put to good uses; waking life is a dream controlled.



XVIII

Chi sono Welcome In The Universe Contatti

Mi chiamano in tanti modi, ma molto spesso non rispondo. Leda, ski-lellè del creativo, quindici anni o poco più, ovunque ma altrove, V A del Ginnasio di Urbino. Mi piacciono tante cose, tento di farmele piacere se non le conosco ancora. Ne odio poche, tutte da ridere. Controsenso per professione, marionettista per diletto e condanna, antitesi dei luoghi comuni, dannazione di questo regressivo progresso. Forse parlo senza preoccuparmi di essere capita. Non ha importanza, non più. Eppure il silenzio rimane.
MUSIC; Now I'm listening to BOOKS; Now I'm reading
De André • Led Zeppelin • Pink Floyd
The Verve - Bittersweet Symphony
F. De André - Creuza de ma
Guns n' Roses - Knocking on Heaven's Door
Placebo - Passive Aggressive
Phil Collins - Two Worlds
Gorillaz - 19 2000
Jeffrey Eugenides - Le Vergini Suicide
Murakami Haruki - Kafka sulla spiaggia
Ovidio - Le Metamorfosi
Stephen King - It
Begaudeau - La Classe
P. Khoo Thwe - Il ragazzo che parlava col vento
Charles Schulz - Coraggio, Charlie Brown!
MANGA; Inlove with what follows M o d e FILMS; Now I'm watching
21th Century Boys . ???
D.Gray-Man . Hoshino
Dogs - Bullets&Carnage . Shiro Miwa
Mode: Memories COLLECTER

VOLA IL TEMPO LO SAI
che vola e va; forse non ce ne accorgiamo
Ma più del tempo, che non ha età
Siamo noi che ce ne andiamo.
Can you feel the pressure?

i m p l o d e , Chaser
Aang, la Leggenda
The Crow
Waking Life
The Prestige
Message For You Iniziative & Forum
Ti offenderesti
Se ti chiamassi
Un tentativo?
Bambino con gli occhi d'acqua non voltarti se c'è bassa marea. A questo mondo affogano più pesci che gabbiani.

No one's gonna take me alive,
Time has come to make things right,
You and I must fight for our rights,
You and I must fight to survive
Non permetterò che tu cada in eterno - abbatterò tutte le stelle piuttosto.
Writers' Zone
 

Jericho XVIII
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! शान्ति ॐ

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I n f o

What's her name?
Mi chiamano in tanti modi, ma molto spesso non rispondo. Ho quattordici anni e ne dimostro di più e di meno a singhiozzi. Mi piacciono tante cose, o almeno tento di farmele piacere se non le conosco ancora; ne odio poche. Mi diverto come mi pare, e fondamentalmente mi piace fare quello che mi passa per la testa, per principio.
Inguaribile errante di mondi invisibili, occhio d'ambra e cuore di cristallo. Zanne di pece e artigli d'avorio; ostentare indifferenza è il mio difetto, di pregi ho solo una pelliccia a righe nere.

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  10. 13/3 23:02 Jericho XVIII: Passano anni. L'età è rimasta a quattordici, quindici. Dentro: uguale. Fuori: diciotto. Quasi
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B_NORM    
view post Posted on 5/10/2009, 19:53 by: Jericho XVIIIReply
[Io boh, ma vedere Argo (Argo! Cioè, Argo!) che si smiela così tanto è SCIOCCANTE, poi chissenemeglioperluiblabla.]

Sto affogando in una botte di yoghurt alla fragola (probiotico) e sento la gola della vita -quella che m'ingoia- che fa glu glu. E' psichedelico.
Poi mi sveglio e mi accorgo che sono io che bevo, e che là dentro c'è qualcuno che urla (magari un'altra me?) chissà chi è.

Se alla fine devo sbagliare, tanto vale che lo faccia per le persone che amo. E qui di casini ce ne sono parecchi.
La cosa strana è che son guai di vita, che non è il cielo a cadermi addosso ma la terra che si rovescia e il mondo che si sveglia e gira. E' un gioco, per me, per la Tigre che si lascia scorrere il tempo addosso. Vedo soluzioni a problemi che non ci sono, so che considerlarle è seminare un brutto affare; e quindi non lo faccio, per amore e affetto, perché il mio divertimento non vale la sofferenza altrui. Vedo sempre più gente vacillare, sempre più stupidi ripensamenti e trappole palesi che si rivelano insidiose perché sottovalutate. Mai abbassare la guardia. Mai voltare le spalle al nemico. L'indecisione è nemica del cane.
E c'è il mio branco fuori dalla porta, la mia famiglia di lupi che ulula il suo invito. E io so che posso uscire e correre via, scrollarmi di dosso il randagio immortale e giovane che è in me, dimenticare questo mondo nero macchiato di bianche speranze e fuggire nella notte con l'oscurità, per una volta, dalla mia parte. Lo farò? No. Perché l'anima antica è eternamente infante.
Li lascerò sulla soglia, li nutrirò coi miei sogni e coi miei ricordi -ma in fondo c'è differenza?-, li saluterò ogni mattina all'alba e ogni sera al tramonto. Li osserverò da lontano correre liberi sulle colline, soli ma ognuno al passo con l'altro, dimostrandosi ogni giorno che c'è sempre qualcuno che sa correre più veloce. E invocherò le loro zanne quando verrò ferita, mi farò scudo del loro sguardo quando saranno occhi malvagi a cercare di trapassarmi. Lascerò il mio vecchio branco lontano da me, caccerò con loro soltanto quando sorgerà la luna gravida e limpida: e chissà che in quel giovane lupo dal manto bianco non ci sia una parte di me, sfuggita gioconda alle mie ammonizioni, indomata e ribelle nei suoi principi da fiera selvaggia....

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Comments: 0 | Views: 61Last Post by: Jericho XVIII (5/10/2009, 19:53)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/9/2009, 17:21 by: Jericho XVIIIReply

Temi le lacrime, il dolore, la luce di questo sole
Ma lascia che il cielo pianga con te


Sono veramente soddisfatta. Questa skin mi piace, il logo mi piace tantissimo. Restart. Questo nome è associato ad una cosa a cui tengo molto, e se tutto va bene tra qualche tempo il mondo capirà perché.
Prima ha grandinato. Chicchi grandi come uva, poi una pioggia pesante e allegra. E' tornato, e non è da solo.
Si torna a scuola. Ancora tre giorni di pacchia e poi inizierò seriamente ad impegnarmi con lo studio. Ho aperto il libro di greco, mi sono messa a studiare. Mi piace tanto, l'alfabeto greco: leggerlo soprattutto. Chissà se sarà così anche con il latino. Per ora preferisco non pensarci.
Ci sono momenti in cui vorrei abbassare la serranda e rimanere al buio. Tutta questa luce un po' mi spaventa, un po' mi fa male. Il cielo azzurro non lo posso vedere; mi brucia gli occhi. Ho bisogno di qualche nuvola che mi protegga dall'infinito sopra di me... di un cancello su cui arrampicarmi per salire più in alto fino a toccarlo, quel celeste che mi fa sentire impotente.
E gira gira gira la giostra di Cassiopea. Puoi fare un solo giro. Hai una vita soltanto; il prezzo sono i ricordi. Scegli! Il cavallo, la macchina o la tazzina che gira? Dipende tutto da te. Scenderai senza ricordarti nulla, perché la tua memoria è il biglietto che il clown -la Morte- strappa all'uscita. Ma c'è chi non vuole dimenticare, e con il suo taglierino di volontà incide la sua storia sulla sua cavalcatura, sui pali in acciaio che collegano la terra con il cielo, anche per terra. E sa che quando risalirà, magari, leggerà quelle scritte e pian piano capirà che deve cercare i frammenti del suo biglietto per ricordare, per sapere chi è veramente. Sali sulla giostra, ma non cadere. Vivi e respira per tutta la durata del tuo giro, perché... quella giostra non si fermerà.
Mi metto in gioco, ok. E corro in avanti.
Voglio vivere questo tratto della mia vita al meglio, e non mi farò fermare da nulla. Proverò tutta la paura che devo provare, tutto lo smarrimento, il dolore, la solitudine. Voglio assaggiarle, le emozioni. E riuscirò a non farmi dimenticare.
Il miglior modo in cui puoi dimenticare è sostituire i vecchi ricordi dolorosi con altri sempre più recenti e felici. E' una cazzata, il fatto dello "strappo secco". I ricordi non sono un cerotto. Sono l'acqua ossigenata, che brucia ma guarisce.
Non voglio dimenticare. Prego perché la mia mente sia abbastanza forte da serbare per sempre ogni immagine che voglio tenere con me, ma spesso non ci riesce. Mi accorgo sempre di più di come la L...

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Comments: 2 | Views: 104Last Post by: Jericho XVIII (14/9/2009, 12:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/8/2009, 18:56 by: Jericho XVIIIReply
As long as it’s about me ♦

Oiboboi, era proprio ora che aggiornassi. Devo cambiare skin, e logo. News. Ho bisogno di fresco e di novità.
Non mi piace come stanno andando le cose. Non mi piacciono le curve flessuose dei miei capelli neo-ricci post-mare, con il sale ancora attaccato alle punte quasi bionde. Non mi piace che tutto si ripeta senza che io possa evitarlo, non mi piace dubitare di saper fare le cose. Voglio volare; non ho rimpianti. Però non mi voglio neanche perdere la paura. E non mi piacciono tutte le urla che sento, i problemi futuri che annuso nell'aria come se fossero già reali. E' così tutto un casino.
Ma mi diverto. E questa è follia.
Ma cosa ci posso fare se mi piace così tanto sognare? Se ho seminato felicità preziosa su una terra che, come ben so, è sterile? Non voglio pensare male. Non voglio essere pessimista. Il sole mi piace per come è; niente zone d'ombra. Non voglio essere io a crearne un po', nossignore.
E tutte quelle fantasie infrante, scoppiate come bolle in faccia a me, ferendomi, corrodendo il mio sorriso. Non posso evitarlo; il dolore mi trasforma in un mostro spietato, mi rinchiude in una corazza dove non entra odio, né amore. E le mie risate si trasformano in un ghigno selvaggio che spaventa i bambini.
Ma... tu? Tu! Parlo di te che non hai mai letto qui dove scrivo. O forse sì. Probabilmente non ti interessa più di tanto. Tu... stai cambiando, vero? Cosa si sta liberando dentro di te? Si è risvegliato? E' lui? Sei confuso, vero? Oh, sì, non sai cosa succede. Tu sei vissuto più di qua che di là. Io invece ci sono praticamente nata. E' il mio rifugio felice. Quindi... non mi sono fatta troppo male.
Se sei tu... rinuncerai? Darai tutto quello che hai in cambio di promesse, speranze, sogni e... e tutto quello che io -noi- possiamo darti? Ho così tante domande e tu sei muto e sordo. Non mi ascolti, non mi rispondi, non mi parli. Io sono qui. Questo lo capisci? Dannata me che sono impotente contro la tua volontà. Già, non posso venire da te e dirti "ciao, so tutto quello che stai passando e conosco tutte le risposte alle tue domande, potresti gentilmente parlarmente? Perché sai, devo verificare una cosa".
Cristo, quant'è reale. E dire che sembrava un sogno. Be', lo è, ma con la maiuscola. Sogno. Suona persino bene, questa parola, sussurrata nell'aria immobile di quest'afa d'estate. C'è chi la pronuncia con disprezzo, chi con trepidazione, chi con speranza o con tristezza. Oh, come vorrei che tornassero loro, a spiegare a questa gente da che parte gira il mondo... che non è al rovescio, che sono semplicemente loro a non essere neanche saliti sulla giostra. Mi stancherò mai di ripeterlo? Fratellini, il mon...

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Comments: 0 | Views: 126Last Post by: Jericho XVIII (6/8/2009, 18:56)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/7/2009, 14:46 by: Jericho XVIIIReply

Cosa c'è per cena? Cotolette.
God, è tutto un puzzle. Pezzo per pezzo si incastra dentro di me. Frugo a lungo nella scatola ormai aperta, cerco quello che mi serve, lo tiro fuori, cerco di metterlo dove mi serve. A volte mi perdo, nell'oscurità confortevole di quella scatola. Ma poi torno fuori, perché fuori c'è il mondo; e il mondo, anche se non lo ammetto, ha bisogno di me. Questi pezzi sono... sono come la canzone di Celestino. Pezzi di tutto, parti di me. Cose che ho dimenticato e cose che ancora non ho visto. E piano piano tutti si mettono a posto, e le mie dita si muovono frenetiche lungo i loro bordi, li tastano, ne saggiano la forma, osservano i loro colori. Ci sono quei pezzi rovinati che ci mettono troppo ad incastrarsi nel loro posto, e quei pezzi immutabili e perfetti che vanno da soli dove devono andare. Ci sono angoli neri nel puzzle dove è difficile trovare un punto di riferimento, dove tutti i pezzi sembrano uguali; ma mi accorgo che se lo sono sta a me scegliere dove metterli, e quindi è la parte più facile. Ci sono pezzi bianchi che aggiungo dove voglio, pezzi in cui dipingo ciò che penso e che diventano quello che voglio io. Amo quei pezzi, ma quando sono vuoti mi tormentano e mi mettono paura. Poi ci sono dei pezzi già incastrati tra loro, che non avevo notato; pezzi fondamentali che mi aiutano sbucando dal nulla, dagli angoli più lontani della scatola; e per trovarli devo scuoterla bene e a lungo.
E' difficile mettere insieme questo puzzle, e più ci lavoro e più mi accorgo che nessuno può aiutarmi. Una persona sola interpreta il disegno come lo vedo io, ma quella persona è lontana e ha troppi impegni per aiutarmi; gli altri non capiscono, non si divertono, si annoiano e mi lasciano sola sul pavimento, la notte, come una pazza che deve finire un gioco in cui vince la sua vita.
Anche la scatola è importante, anche se sul suo dorso non ci sono né il numero di pezzi né l'immagine che devo creare; è una scatola che cambia a seconda di come mi serve. Ma se la prendo in mano, se guardo cosa contiene, mi è facile accorgermi che i pezzi sono troppo pochi: perché sì, quelli che io uso sono solo metà del disegno originale. L'altra metà ce l'ha una persona molto importante, anche se non so dov'è. E' difficile e bellissimo, perché ognuno sa come viene fuori la parte di puzzle dell'altro ma non conosciamo la nostra; e questo perché? Perché la mia parte è il suo ritratto, la sua il mio. Ma è così difficile, trovare i pezzi che compongono il suo viso...
D...

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Comments: 0 | Views: 136Last Post by: Jericho XVIII (7/7/2009, 14:46)
 

B_NORM    
view post Posted on 19/6/2009, 21:36 by: Jericho XVIIIReply

Cammina al mio fianco e saremo invincibili.
Mettiti contro di me e tutti gli altri moriranno.

Sono incazzata perché questo posto è un buco, sono incazzata perché io non posso fuggire. Sono incazzata perché qui non c'è nessuno con un nome e un cuore, perché qui hanno tutti paura dell''ombra del vicino. E l'erba non è più verde, perché semplicemente non c'è. Sono incazzata perché tutta la mia fiducia in tre anni di speranze è passata come acqua tra le dita, sono incazzata perché anche un semplice cenno adesso diventa delusione. Sono incazzata perché non posso fare niente; anzi, posso, ma perderei le braccia. Che faccio? Aspetto, muoio, risorgo e attendo che qualcuno mi tenda una mano amica? No. Fanculo a te, fanculo al mondo, fanculo a chi dice che il mio sorriso è triste. Ci ho messo tre anni a buttar giù questa maschera del cazzo, e ora cosa vengo a sapere? Che appena me la tolgo mi maciullano la faccia. Abbi il coraggio di essere chi sei! Lo dico io, il burattinaio che nasce tutti i giorni sul palco! Persino io sono più bianca. Bianca. Presente? Candida! Come una fedina penale! Per favore, cazzo, se devi nasconderti non farlo dietro trucco che cola! Prendi un po' di plastica, rimboccati le maniche e vedrai che tra colla e fogli di giornale avrai anche tu la tua armatura! Ma così è semplicemente patetico. Disgustoso.
Quante altre volte devo far finta di ridere? Quante altre volte devo giocare a fare la fenice? No, bellezze, io non sono indistruttibile e mi rompo come voi, ma almeno ho il coraggio di riattaccare i pezzi! Che siano ricordi, sogni o cicatrici! Esisto o non esisto? Pretendo una risposta. Se ci servo sono, ma quando nessuno ha bisogno di me che fine faccio? Nel baule dei giocattoli vecchi? Prova a ficcarmi in un cassetto, pezzo di merda, ti tiro giù la casa a calci! E il bello è che nessuno capisce, nessuno vuole farlo, tante parole e gesti ma alla fine se non hai voglia clicchi esc e te ne vai in paradiso! Il mio inferno è qui, cari miei, e il vostro heaven lo distruggo con un gavettone di vernice. Sai che bello, quando la Morte ti bussa alle spalle e ti dice “Ehi, guarda che è questo il posto in cui devi andare”! L'inferno! Assieme a me, e sai perché, tesorino? Per colpa tua e mia e di tutti gli altri! Ma nessuno punta il dito e nessuno alza la mano: e le tua urla sono solo goffe imitazioni dei miei ruggiti! Visto che ora si può fare, patatino, comprati un filmino porno e guardalo, poi esci fuori al sole, guarda una rosa e dimmi se quella che fai è vita! Ma lo vedi il confronto? Ti accorgi delle differenze? Bum! Ad un certo punto il sipario si alzerà e non ci sarà più niente a proteggerti gli occhi dalle fiamme della realtà. Un inferno! Guarda in faccia il sole, fa meno male...

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Comments: 0 | Views: 224Last Post by: Jericho XVIII (19/6/2009, 21:36)
 

B_NORM    
view post Posted on 30/5/2009, 17:01 by: Jericho XVIIIReply
Cadono dal cielo
Quando non guardi
Ne raccogli una e non sai mai
Cosa hai trovato



Ieri sera ho pianto, non ho paura di dirlo. Ho pianto perché c'è troppo casino, ho pianto perché stanno succedendo troppe cose e io sono lontana, ho pianto perché non posso stare con le persone che amo, ho pianto perché è tutto sempre più complicato del dovuto. Ho pianto per i morti, per i bambini e per le stelle. Ho pianto perché mi sento tanto distaccata dal mondo. Ho pianto e il cielo ha pianto con me.
Ho fatto un casino, stavolta. Byakko mi ha sentita piangere e darà di matto, ne sono certa. E'... per metà meraviglioso e per metà sconcertante. Non voglio che si immischi anche dove dovrei vincere io, ma sono troppo debole per contrastarlo... non posso impedirgli di aiutarmi.
Silenzioso e discreto, si infiltrerà passo dopo passo facendo strage e luce, poi se ne andrà come sempre, senza chiedere nulla in cambio, lasciandomi solamente il sorriso come espressione per guardarlo fuggire tra le nuvole come sempre... Insieme a parte di me. Come sempre.
Vedo che i miei sogni diventano ogni giorno più simili alla realtà, e mi accorgo che sono io, più forte di prima, a dargli un peso di verità. Ma ho paura, no? Se quello che volessi cambiasse troppo tutto questo? Non voglio influire sul corso naturale delle cose, ma le cose non si muovono e tutto rimane statico e triste, mentre affoga in lacrime che ogni giorno si mischiano di più a sangue. Ti vedo un po' imperfetto, e so che potrei cambiarti... ma se ti facessi diventare ciò che voglio e poi quell'altra cosa fosse altrove? Che fine farebbe il mio cuore? E' questo che non voglio, è da quello specchio che fuggo. Non ho guide, ora; se dovessi chiedere a quelli lassù finirei per sprecare energie preziose, e Lei è spaesata quanto me. Vorrei solo qualcuno a cui poter dire tutto questo, come mi sento, perché, qualcuno che non si limiti ad annuire. Qualcuno che sappia cosa fare. Qualcuno da stringere a me, qualcuno in cui nascondersi, qualcuno che possa dirmi chi sono.
Ho trovato te, e tu non mi dici se custodisci quello che sto cercando.

Perché è così difficile? Aiuto... io chiedo aiuto. Un semplice cenno, una parola. Un sorriso, magari. E anche allora, quanto ci sarà da aggiustare...
E poi, ancora, rimango impotente davanti a chi non vedo. O non voglio vedere?
Non capisci cosa posso fare? Non riuscirei a fermarmi. Ti prego, non spezzare le mie catene. Perché a chiederlo è sempre l'agnello che deve essere sbranato? Non voglio... perdere ancora. Non voglio che il sole diventi ancora viola.


Jericho XVIII E...

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Comments: 0 | Views: 85Last Post by: Jericho XVIII (30/5/2009, 17:01)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/5/2009, 20:37 by: Jericho XVIIIReply
Our hopes and expectations
Black holes and revelations


Io, che ho sempre qualcosa da fare, un motivo per continuare, un modo di superare ogni cosa, stavolta ho perso.
La Leda, che ha sempre la risposta pronta, sempre l'ispirazione, adesso vorrebbe solamente mettere su la musica e morire. Per un po'. Solamente per un po'.
No, no. Non ci riesco, non voglio. Non posso fare nient'altro. Sedermi. Stendermi sul letto, con la musica. E piangere. Magari.
Rimanere lì, fissando il soffitto. Togliere tutte le maschere, stracciare i sontuosi abiti che ancora indosso.
Non voglio fare altro. Non posso. Una così sottile differenza?
Volevo solo...
Hold you in my arms
I just wanted to hold
You in my arms

Stringerti fra le braccia. Volevo solo abbracciarti. Essere lì con te una volta, una sola - cercare di non perdere la strada nel labirinto che ho creato con i miei sogni.
Abbracciarti.
Rifugiarmi in qualcosa che può proteggermi e vuole farlo, anche se non deve.
Non voglio essere ascoltata. Non lo fa nessuno, e se si propone di farlo è per capire quanto sono messa male. Perfetto. Morirò nel silenzio.
Tanto non è la prima volta, no, Noki?
E tu, piantala di suonare quel fottuto pianoforte. La nostra dannata ninna-nanna.
Mi trascino. Sì. Mi trascino in avanti. Sono zuppa di lacrime e di sangue. Lacrime e sangue.
Nel rogo che mi farà risorgere
Torneranno cenere tutti gli incubi
Che hanno fatto ruggire il cielo

C'è un motivo se va tutto così male, sapevi? C'è un motivo sei i professori dicono che “sono calata” che mi sto “lasciando andare”. C'è un motivo, mami. E non dipende da me.
C'è un'equazione, ci sono dei numeri dentro di me. E delle lettere. Delle operazioni da fare, dei risultati da raggiungere. Una espressione troppo lunga da risolvere. L'hanno scritta sul muro: ±L±S8+1k=M1L3571ba.
Più o meno Elle più o meno S per otto più la costante di 1 è uguale a M, uno, Elle, tre, cinque, sette, uno e b per a.
Ho un nodo in gola. Mi pesa, ma non è difficile da ingoiare. Vuole uscire. E io continuo ad impedirlo, aggrappandomi a quella piccola parte di orgoglio che mi rimane. Ma lei è stupida. Rinuncia all'orgoglio per ottenere di nuovo la sua dignità.
La pianti? Dannata ninna nanna
“Una volta, da mio cugino, ho sentito una strana musica. Profonda e forte, libera e leggera, come sangue nuov...

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Comments: 0 | Views: 95Last Post by: Jericho XVIII (15/5/2009, 20:37)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/4/2009, 20:53 by: Jericho XVIIIReply

E' questa la vostra malattia, la vostra dannazione.
Chiedere troppo e arrangiarsi dall'inizio.

Dilly dally, shilly shally.

Canterai mai con me? I'll write the song you'll sing for me.


Presto, esci da questo baratro. Le mie parole suonano stonate e solitarie, ma chi ha mai udito il suono della verità? Ascolto quella voce che mi dice cosa fare. Anche quando il mio cuore viene gettato tra i rovi.
Saremo insieme, questa volta?
Vorrei potervi spiegare, potervi dire tutto... ma i tempi sono cambiati e la mia esperienza è inutile nell'irrazionalità dell'ovvio. Sanda-hime, can you feel what I dream?
Non so perché, ma lo farò. Ci posso provare, Noki? Sarò utile. Di più. Una pecora nera tra le file delle colombe, dalla lana soffice e confortante. Lana nera.
Ti prego, ovunque tu sia, raggiungimi. O inizierò a smarrirmi nel mio riflesso.

Vicino a te - i nostri cuori in un unico battito, che scandisce il ritmo dell'esistenza intera- alzare lo sguardo e vedere il tuo sorriso, capire che non ci arrenderemo mai. E tu sei più grande di me -lo sei sempre stato- e ancora una volta quegli occhi riempiono tutto ciò che vedo e mi fanno volare in quei luoghi in cui non siamo più, ma che conserviamo dentro di noi, rifugio e conforto per quando le lacrime bruciano la pelle... e per quando dentro non c'è più spazio per quello che proviamo.
Lo so. So che in quegli occhi del primo te qualcosa è rimasto. E se così non è, il mio desiderio li renderà reali, no?
A volte ho paura. Di abbandonare tutto. Di dimenticare.
Ma ci sei tu, sempre laggiù, fantasma e miraggio, gioia e guida.

Time, time, time, time, time
Won't leave me as I am
But time won't take the boy out of this man


“Mamma, cos'è quello?”
“Cosa, tesoro?”
“Quel signore laggiù, quello che brilla...”
“Brilla?! Ma muoviti, che perdiamo il bus...”
Era un angelo, cucciolo. E chiamava te.
Io prego, io spero e scongiuro che tornino. Che vengano ancora come giunsero la prima volta. Che lavino questa terra dal sangue e dalle lacrime, perché la pioggia non ci riesce più.
Fiere stelle cadenti che come raggi di un sole sconosciuto si tuffano dalle stelle per abbracciare la terra e il mondo stesso. Spettri di sogni del passato che non hanno più speranze di tornare a camminare in questa realtà. Ombre e luci, grida e canti.
Loro.
Che perdonano e non dimenticano.

Ma cosa provano gli uccelli, alti nel cielo? Nei loro voli aggraziati e vel...

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Comments: 0 | Views: 307Last Post by: Jericho XVIII (29/4/2009, 20:53)
 

B_NORM    
view post Posted on 20/4/2009, 18:01 by: Jericho XVIIIReply

Per una volta urlerò.
Perché nessuno vuole sentire.
Fratellini.
Solo perché ascolto non vuol dire che non ho una voce.
Asciugo le tue lacrime ma affogo nelle mie.
Io non sono quella che sta sempre bene. Non è vero.
Vedo sempre quando tu stai male, ma tu vuoi accettare che esisto anch'io?
Ho paura anch'io. Tante volte. E non c'è mai nessuno di voi a rassicurarmi.
Ci sono sempre. Quando hai bisogno di me. Quando vuoi vedermi.
Per favore.
Ho bisogno di urlare.
Ma più che altro, ho bisogno di qualcuno che riesca a sentirmi.
I randagi non piangono mai
E questo non è vero.
Ҩ

Ehi, fratellino! Lo sai che si vive anche così? Già. Io lo faccio tutti i giorni.
Non mi è dato sapere chi sarò, solamente al limite chi sono stata, e questo è crudele.
La mia strada cancella le altre. Proseguo imperterrita e spaventata, dietro di me lascio spettri ad aggiustare la via. Gli ostacoli diventano cadaveri e la mia scia un lungo mantello rosso che non è altro che sangue.
C'è tanta confusione dentro la mia testa. I dubbi sono le uniche certezze e il senso di tutto questo è proprio l'assenza di un senso stesso. Ma fratellini, deve per forza avere tutto un perché?
Non posso rovinare tutto, anche se sto male. Non posso condividere il mio sconforto, quando finalmente le cose per loro sono a posto. Non voglio rovinare tutto, ma per una volta sono io ad aver bisogno di aiuto.
“Quante orecchie deve avere un uomo
Per imparare ad ascoltare?”
Mi spavento. Non aiutare, voler essere compianti. Non voler essere aiutati. Perché chiedi che il tuo problema venga risolto, se non sai accettare la soluzione? Perché chiedi aiuto e poi trascini con te il tuo soccorritore? Ma non vedi cosa hai davanti? Tutto sprecato.
La bocca si usa per parlare, per cantare, per regalare un bacio. Non per pomiciare.
Il naso serve per gustare gli aromi del mondo, non per schiacciarci i brufoli.
Gli occhi servono per osservare, per capire. Per leggere, per sognare, per trasmettere. Non solo lì per abbassarli o per cerchiarli di matita e renderli invisibili sotto i trucchi o una frangia troppo lunga.
E le orecchie? Chi le sa usare? Le orecchie servono per ascoltare. Ascoltare. Chi ne è capace? Le orecchie servono per percepire la musica, per muoversi a ritmo col mondo. Per consolare, per ascoltare, ascoltare, ascoltare. Non per torturarle con buchi ovunque o opprimerle con orecchini disgustosi e pesanti, né per spaccarsi i timpani c...

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Comments: 0 | Views: 243Last Post by: Jericho XVIII (20/4/2009, 18:01)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/4/2009, 11:15 by: Jericho XVIIIReply
E se fossimo stati sempre in tre?
Mi sono abituata a questo modo di vivere le cose. Finché tutto non torna polvere, non puoi mai sapere quali risorse hanno. Persino la cenere è più pulita del loro cuore.
Voglio fare una cosa, quando sarò più grande. E intanto la scrivo qui. Voglio pubblicare un libro (un altro?), ma un libro di poesie. Dopo aver già messo in circolazione gli altri. Voglio dedicare quel libro a una persona che mi è cara. Quella persona si chiama "Arlette"; e io la ricorderò a modo mio. Perché non è solo un nome.
E comunque sì, ce n'è un altro.
CITAZIONE
Perché gli occhi mi si riempiono di lacrime, quando penso a cosa ti aspetta?
Eri un lupo. Uno snello lupo grigio e nero.
Cos'è rimasto in te ora, Malkhàvian?
Mi ricordo di come lottavi per restare vivo. Mi ricordo...
La tua mano calda nella mia.
Semplicemente non ho parole. Ho sempre la stessa musica in mente, la stessa musica che mi ricorda te. E ancora non riesco a darti un tempo.
Aiutami a ricordare.

Questo che senso ha? E perché lo deve avere? Continuo a non capire, ma giorno dopo giorno questa terra ferita m'insegna qualcosa. Non è forse meraviglioso? Mi dettero della bugiarda. Risposi che avrei mentito negandolo.
Emilì, Emilì. Perché fai così? Vorrei spiegarti tutto passo per passo, ma non c'è tempo e non c'è spazio. Non ti lascerò sopravvivere ai giorni così; voglio che tu apprenda cosa vuol dire respirare davvero. La sai una cosa? Sei più forte di me. E più alta, se per questo... ma sono dettagli. Non ha notato anche tu cosa sta succedendo? Ho visto Avyssus: aveva in mano un cubo nero e cremisi che rifletteva una luce bianca da dentro. Sul cubo c'era scritto "Mïlestiba". Ha detto che era per te.
Ho deciso di usare tutti i mezzi a mia disposizione per rendere visibile chi ancora si nasconde. Ora è quasi certo che potrò guardarlo negli occhi. A meno che non sia più forte di me... E questo è possibile. Ipotizzare è irritante. Molto.
Speriamo non succeda nulla di grave.
Le


https://www.youtube.com/watch?v=x26gBMchP04
http://xviii-exeline.deviantart.com/


Edited by XVIII Exeline - 7/4/2009, 13:54
Comments: 0 | Views: 95Last Post by: Jericho XVIII (7/4/2009, 11:15)
 

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